Alessio Melizzi incontra Alessandro Duran
- Pubblicato: 24 Settembre 2019
Domenica 15 Settembre la Liguria ha ripreso anche la sua attività pugilistica, offrendo agli appassionati e tesserati della Nobile Arte un corso di aggiornamento per Tecnici e Stage Atleti FPI.
E’ lo stesso Presidente Regionale Ligure, Consuelo Dessena, al termine della giornata formativa a raccontarmi che già ancora prima di iniziare la sua esperienza come Presidente Regionale appunto, aveva l’intenzione di ridare un po’ di luce al pugilato ligure dei tempi in cui la storica palestra di Via Cagliari a Genova era il "Tempio del Pugilato". Da li sono passati i migliori e molti di loro sono ancora tra noi. Uno dei suoi obiettivi più importanti era, ed è ancora, rendere merito ai veri protagonisti del ring, i Pugili e i Maestri, ancora in attività.
Abbiamo ancora la possibilità di ascoltare dai diretti protagonisti cosa è stato il Pugilato in quegli anni, pugili e insegnanti che hanno davvero reso grande la Nobile Arte, che non aspettano altro di trasmettere a veri appassionati le loro emozioni, sensazioni e i valori del pugilato. Non dimentichiamo infine che la Liguria – oggi piccolo comitato regionale con una minore attività rispetto alle grandi regioni – ha visto nascere fior di Campioni. Quei Campioni sono passati da qui, si sono allenati qui, hanno vissuto la nostra regione, le nostre città tanto da emozionarsi al loro ritorno in occasione di stage e corsi formativi. Non dobbiamo dimenticare e soprattutto non possiamo permettere che si ricordino le persone che hanno fatto la nostra storia, solo quando non saranno più tra noi”.
L’apertura del corso di Pugilato nella storica palestra di Via Cagliari a Genova, dove ora ha sede la PSG AUXILIUM del Team “Braga Boxe” di Michela Braga, ha creato la condizione perfetta affinché si potesse ospitare un Campione del calibro di Alessandro Duran.
Dall’importante lavoro del Comitato Regionale della FPI LIGURIA, con il Presidente Regionale, il Rappresentante Regionale dei Tecnici Francesco Mascaro, il Rappresentante Regionale degli Atleti Simone Rossetto, il Tecnico docente formatore Marco Nocentini, il Presidente del PSG AUXILIUM Angelo Serra, i Tecnici Michela Braga e Luca Segatori è nata questa giornata formativa riuscita sotto ogni punto di vista e riconosciuta dalla FPI, che si ringrazia per l’autorizzazione ( nelle persone del Vice Presidente Vicario Dott. Flavio D'Ambrosi e il Maestro Rappresentante Nazionale dei tecnici Prof. Biagio Zurlo), come aggiornamento federale per i Tecnici partecipanti.
Dopo tanti anni dunque Alessandro Duran torna nella sua seconda casa. Ferrarese di nascita, ma genovese d’adozione si è allenato nella storica palestra di via Cagliari come tanti campioni e come lui stesso ricorda con orgoglio e un po’ di nostalgia.
Alessandro come è stato tornare qui in via Cagliari dopo anni e in questa veste?
“Una soddisfazione. Sono stato contento e onorato di ricevere l’invito da parte di Consuelo e di Michela e onorato di aver potuto fare questa cosa. Ho accettato con grande piacere. Qui sono cresciuto pugilisticamente e qui ci sono dei ricordi indelebili: la preparazione in vista del mondiale di mio fratello e l’ultima estate trascorsa in compagnia di nostro padre prima che succedesse la disgrazia. Spero di aver trasmesso ai ragazzi e ai tecnici che sono venuti qui oggi qualcosa di più del semplice livello tecnico pugilistico, ma qualcosa che riguarda le emozioni e, soprattutto, i valori morali che a me il pugilato ha trasmesso”.
Dove ricordiamo hanno calcato il ring grandi nomi del passato sotto la supervisione di Rocco Agostino.
“Si è allenato qui Bruno Arcari, in seguito Patrizio Oliva, negli anni che furono Duilio Loi. Ha avuto degli anni gloriosi. Genova non era un semplice punto di riferimento, era una delle capitali della boxe mondiale”.
A proposito di Genova e del pugilato italiano, cosa è cambiato negli ultimi anni? Cioè cosa manca per rendere di nuovo il pugilato competitivo?
“Sono cambiati innanzitutto la società e la mentalità. Il pugilato, come tanti altri sport è praticato tantissimo a livello amatoriale. Però andare in palestra a fare gli esercizi o mettere i guantoni ogni tanto non vuol dire fare pugilato. Il pugilato è un’altra cosa. Spesso sento dire che il pugilato è per tutti, io non sono assolutamente d’accordo. L’allenamento del pugilato è per tutti; il pugilato è per pochi. Io auspico che a partire dalla federazione italiana si faccia tesoro degli errori degli ultimi vent’anni per poter rilanciare questo sport”.
Lancio una piccola provocazione: il benessere più diffuso di oggi ha contribuito a far scendere il livello del pugilato o le istituzioni e gli sponsor non investono come dovrebbero?
“Anche queste sono motivazioni ma non sono sufficienti. Non c’è niente di sicuro e niente di sicuro c’era prima. Una volta però un pugile che arrivava poteva almeno gettare le basi per la fine della carriera in modo da vivere serenamente. Oggi cosa torna in tasca a un pugile con talento che magari vorrebbe anche provarci, ma che non ha la minima certezza e il più delle volte il pugilato va in secondo piano rispetto al lavoro”.
Alessandro ci saluta poi promettendo che tornerà presto a trovarci in quella che considera anche un po’ casa sua. E noi lo accoglieremo con lo stesso profondo entusiasmo di oggi.
Alessio Melizzi