Alessio Melizzi incontra i Tecnici delle Palestre di Pugilato a Genova - Levante
- Pubblicato: 26 Gennaio 2020
Diverse società pugilistiche sono presenti a Genova e tutte tentano di darsi da fare e far crescere dei ragazzi. Anche il levante genovese non fa eccezione e i tecnici ci raccontano come hanno iniziato, le soddisfazioni che ricevono tutti i giorni dallo svolgere questo lavoro e ciò che provano a trasmettere ai ragazzi.
L’anno appena trascorso ha festeggiato i 10 anni la Boxing Club Boccadasse e il maestro Alfredo Genchi ha voluto raccontarci un po’ la sua avventura sia nei dettagli ma anche nelle emozioni che lo hanno accompagnato.
Alfredo raccontaci come tutto è iniziato?
“Siamo nati nel 2009, quest'anno infatti abbiamo festeggiato i 10 anni di vita della Boccadasse Boxing Club. La nostra filosofia è sempre stata quella di divertirci facendo pugilato e lo abbiamo insegnato nella maniera più semplice e sana possibile in un ambiente divertente e al tempo stesso rispettoso. Ho fondato la società con Antonio Zucca e con lui sono stati anni di grande entusiasmo ed apprendimento. La scelta è caduta sul nero e verde in onore di una società di savate che sempre mi aveva affascinato: l'Equipe di Clichy del grande campione kamel Chouaref”.
E quindi quando siete stati pronti per l’attività agonistica?
“Abbiamo impiegato un paio d'anni prima di iniziare gli atleti ai combattimenti. Le prime soddisfazioni me le ha date Nicola Rodia, un atleta conosciuto in una palestra locale. Ha fatto pochi match ma mi ha regalato grandi soddisfazioni, un vero leader! L'anno d'oro però è stato il 2015, quello del dream team: Arjuna Tardanico, Flora Ferrara, Giovanni Torromino, Ivan Trentin, Luca Maluka Vergassola, Luca Massoni, Edoardo Radaelli. Una squadra di veri combattenti che vincevano ovunque li portassi. Torromino e Trentin hanno vinto i campionati regionali e con Flora Ferrara (dopo 5 vittorie consecutive) abbiamo preso il bronzo agli assoluti. Poi è stata la volta della Gym boxe e grazie al mio bravissimo collaboratore Matteo Gigliola abbiamo vinto numerosi titoli italiani grazie alle vittorie di Loris Malerba, Athena Pisani, Eleonora Fiore, Alberto Capozzi e Veronica Lupis (praticamente imbattuta in piu di 20 match). Da un paio di anni la società è entrata in quello che viene definito cambio generazionale con qualche calo agonistico, ma possiamo vantare validi atleti come Davide Finotti, Marta Masini e Nicolo Satriano che debutterà in questo 2020”.
Al momento invece ti senti di dirci come sta andando e cosa si può ancora fare?
“Oggi dirigo questa società con Daniele Barberis, un promettente istruttore e preparatore atletico ed un validissimo collaboratore. Ad aiutarci nel nostro percorso formativo si è aggiunto Alessandro Traversone, cresciuto con me anni fa e pronto a fare il grande salto come aspirante tecnico. In questi 10 anni la Boxe Boccadasse può vantare di non aver mai perso un match per ko e questo per me non è un caso; è frutto di un lavoro metodico sulla difesa ormai consolidato da anni. Dallo scorso anno invece sono responsabile regionale ligure Gym Boxe e l'augurio che mi faccio per il 2020 è di portare sempre più amatori a fare competizioni per questa divertentissima disciplina. Qualcuno la vede come inutile, altri addirittura come ostacolo al processo formativo di un pugile. Io penso invece che la boxe abbia bisogno anche di approcci più leggeri e divertenti per dare un contributo alla rinascita di uno sport sempre amato ma anche discusso e criticato. Il mio sogno sportivo oggi è quello che l'amore per la boxe oltrepassi la barriera architettonica dell'ego e della vittoria personale dei maestri e che finalmente si vinca per meritocrazia e non per verdetti casalinghi. Se vincono onestà e sportività abbiamo vinto tutti e la boxe con noi”.
Un altro maestro che sta lasciando il segno è Marco Nocentini; come Genchi anche lui un passato illustre nelle arti marziali, ma anche un inizio strabiliante col pugilato e la voglia di fare sempre meglio. E a giudicare dai risultati non si può non lodare il suo lavoro e quello della sua squadra in pochi anni di attività. Tanto perfezionista quanto disponibile ed esaustivo il tecnico dell’Ardita Boxing Club ci racconta di più sui primi anni della sua attività nel pugilato.
Marco puoi fare un bilancio dell’esperienza finora fatta con la tua società?
“Guarda ne abbiamo parlato recentemente in palestra con tutti i ragazzi e possiamo affermare di essere soddisfatti per come è andato questo 2019. Ciò non toglie che dagli errori bisogna imparare e affrontare questo 2020 in maniera più decisa, tentando di far sempre del proprio meglio e provando a raggiungere risultati migliori”.
Quando parli di anno positivo puoi dirci qualcosa di più preciso sui ragazzi, sui loro risultati e sugli obiettivi ancora da raggiungere?
“Partiamo da Francesco Zambarino che dopo una grande carriera nella categoria junior e successivamente negli youth sta facendo molto bene come elite. La finale nei regionali e il primo match contro Contino nella fase nazionale ne sono la prova; nei quarti anche l’esperienza e, di conseguenza, l’astuzia dell’avversario hanno fatto la differenza. Sono sicuro che ripartirà più convinto, a volte certe sconfitte servono a farci comprendere meglio i nostri limiti. Poi c’è Davide Galliani, arrivato da pochi mesi nella nostra società, ma riuscito ugualmente a mettersi in ottima condizione e disputare due grandi match nella fase regionale. Purtroppo nella fase nazionale c’era un divario troppo alto di esperienza e potenza tra lui e l’avversario. Comunque la nota positiva e che ci consente di guardare avanti con entusiasmo è il fatto che Zambarino e Galliani erano i due più giovani della spedizione e avranno tante occasioni per dimostrare il loro valore. Potevano essere in tre se fosse andato anche Carmagnini, ma sono questioni su cui non voglio polemizzare; ci penseranno gli addetti ai lavori. Anche Carmagnini ha uno score già invidiabile e si è messo bene in luce in questi ultimi regionali elite. Senza dimenticarci poi di Vittoria Riu, già vice campionessa europea di savate, che nel pugilato sta dimostrando tutto il suo valore e Luca Caracciolo per il quale prospettiamo un grande avvenire”.
Mi sembra ci sia davvero dell’ottimo materiale. Da cosa ripartire nel 2020?
“Sicuramente ripartire da questo gruppo che abbiamo tirato su coi miei collaboratori e che ci ha dato grandi soddisfazioni. Sugli altri tecnici penso sia il caso di spendere delle parole poiché hanno svolto un ottimo lavoro e devo condividere con loro il merito per i risultati finora arrivati. Per il 2020 ci poniamo sicuramente l’obiettivo di portare all’esordio dei ragazzi che già gravitano nel gruppo degli agonisti e di raggiungere degli altrettanto buoni risultati nelle riunioni e nei vari tornei”.
Alessio Melizzi