Nonostante il momento proibitivo la FPI Liguria non sospende i suoi corsi e si attiva, da subito e come primo Comitato Regionale, con la modalità online. 

In questo momento tutta l’attività sportiva nazionale è ferma e, purtroppo, il pugilato non fa eccezione. La Liguria però non recita il ruolo di spettatore passivo, ma al contrario si attiva in tutti i modi possibili e, oltre a fornire sedute di allenamento multimediali - grazie ai propri tecnici e atleti - partecipare alle campagne promozionali FPI e supportare economicamente le proprie società che hanno subito i disagi della chiusura degli impianti, prosegue i suoi corsi formativi per Tecnici FPI. 

 

Particolarmente sentito il corso da aspiranti tecnici che anche quest’anno conta circa 30 iscritti, tra liguri, toscani e di altre regioni (solo se nella regione di appartenenza non è previsto lo stesso corso). Si tratta di persone di diverse società e con un vissuto pugilistico differente. Si va da Matteo Mazza con una gloriosa carriera dilettantistica, a Cristian Leoni esperto nelle discipline da combattimento e Campione MMA, fino ai toscani tra cui troviamo Michele Giuda e Luca Fedeli.

In una situazione del genere lo svolgimento della didattica non è stato per nulla semplice, ma i ragazzi non si sono tirati indietro e stanno mettendo tutto il loro impegno per arrivare alla conclusone del corso al massimo della preparazione. 

Tra i Docenti attualmente impegnati nelle video lezioni Skype, in attesa di proseguire con le lezioni frontali e pratiche: 

Ordinamento giuridico e Regolamenti Federali: Presidente Regionale Consuelo Dessena

Metodologia generale dell'allenamento e Gestione fatica fisica e mentale: Formatore FPI LB / CONI LB Giuseppe Stallone 

Metodologia dell'Insegnamento: Formatore CONI LG Prof. Angelo Gadina

Nutrizione Sportiva e Pugilato: Dott.ssa Annalisa Ghiglia

Sono poi stati coinvolti in attività di supporto e consulenza i Tecnici e Preparatori Atletici Marco Giannarelli (S.C. Virtus La Spezia) , Alessandro Bisciotti (Kinemove Center Pontremoli) e previsto per Sabato 18 Aprile Istruttore Fipe e Personal Trainer Luca Boato.

 

IMG-20200301-WA0051.jpgOttimi i feedback di alcuni dei ragazzi che hanno accettato l’invito a fornire una loro opinione in merito.

La prima domanda non poteva che essere il motivo per cui si è scelto di frequentare il corso, evidenziando anche il loro excursus pugilistico. Manuel Lucchi della Round Zero Gym esprime grande soddisfazione e non nasconde le proprie emozioni: “ho deciso di intraprendere il percorso da aspirante tecnico perché il pugilato è stato ciò che 8 anni fa mi ha permesso di tornare a stare bene.Tuttora è ciò che mi fa sentire felice e vorrei poter essere in grado di rendere felici altri ragazzi che come hanno avuto difficoltà”.

Diverso approccio invece per Luca Fedeli, istruttore di Gym Boxe della KTA Boxing Team (Toscana): “Mi sono avvicinato alla Boxe quando i pugili veri hanno già smesso da un decennio almeno. Ho notato che spesso tanti ragazzi, anche bravi, si perdono per la strada perché non riescono a capire ciò che gli viene insegnato oppure non vengono coinvolti nel lavoro del tecnico. Insomma, vorrei capire se c’è un modo diverso di insegnare”.

E dopo la carriera sia negli sport da combattimento sia nel pugilato anche Mirko Zecchinati (Fighting Boxe Imperia) e Michele Giuda (Accademia Pugilistica Montecatini) concordano nel voler trasmettere ciò che hanno imparato anche ai ragazzi più giovani avventurandosi in questo percorso.

 

I ragazzi ci hanno poi raccontato qualcosa riguardo agli obiettivi post corso; obiettivi che saranno diversi e differenti saranno le strade intraprese dai partecipanti. Mirko Zecchinati per esempio non ha ancora concluso la carriera da agonista nella quale vuole levarsi ancora delle soddisfazioni, ma è palese l’obiettivo di trasmettere qualcosa ai più giovani, in linea con il suo maestro Timothy Callegari: “Dopo questo corso vorrei essere in grado di gestire ancora meglio un nuovo arrivato, indirizzarlo secondo le sue capacità e migliorarlo. Mi piacerebbe anche poter trasmettere l’idea di Pugilato anche ai più piccoli; uno sport in grado di sviluppare tutte le capacità motorie, sensoriali e psicologiche utili per la crescita, dimostrando che non è affatto uno sport violento”.

Anche i ragazzi della Toscana manifestano l’intenzione di coadiuvare il loro maestro. Michele Giuda non ha ancora appeso i guantoni, ma non appena sarà il momento inizierà una nuova avventura imparando e formandosi affianco al suo maestro e conseguendo altri corsi utili per questo sport. Stesso discorso per Fedeli che è ben intenzionato a offrire il suo contributo e dare una mano al suo tecnico titolare: “vorrei dedicarmi maggiormente a quei ragazzi che nel gruppo rimangono indietro sia per una carenza di preparazione fisica sia per motivi caratteriali. Secondo me non tutti sono adatti a fare il pugilato, ma a volte non viene capito perché non viene spiegato nel modo giusto”.

E anche lo spezzino Lucchi ha le idee chiare sull’immediato futuro: “alla fine del corso aspiranti voglio approfondire gli studi sia autonomamente sia nella palestra che frequento insieme al mio tecnico Luca Riccardi che mi ha spinto a iniziare questo percorso”.

 

E per concludere non potevano mancare i feedback riguardo al corso con spunti e suggerimenti.

Perché il comitato ligure sa bene che non si finisce mai di imparare e tende sempre a migliorarsi. Manuel Lucchi elogia il metodo didattico facendo riferimento soprattutto alla capacità di trattare argomenti pesanti e complicati in modo interattivo, riuscendo a rendere tutti partecipi: “ho avuto modo di approfondire più argomenti grazie ad un organizzazione fantastica delle lezioni; docenti in grado di renderci partecipi delle loro lezioni mostrandosi sempre disponibilissimi ad ascoltare le nostre domande”. 

Dello stesso avviso Fedeli: “non credevo che il corso mi potesse dare così tante conoscenze in un tempo così limitato e con tutte le problematiche di questi giorni. L'organizzazione, le materie, i docenti sono al top. Soprattutto i docenti li ho trovati di una preparazione e una disponibilità inaspettate. Per quanto riguarda il presidente/organizzatore è ammirevole la passione che ci mette e che ci trasmette”.

Anche Giuda è rimasto positivamente colpito da tutte le componenti del corso come lui stesso ribadisce: penso il proseguo di questo corso abbia dell'incredibile considerate le difficoltà del momento; non sono mancate le modalità di studio e di ripasso di gruppo, anche grazie alla tecnologia e all'instancabile lavoro da parte del Presidente del Comitato della Liguria, che ci sta fornendo il giusto materiale di studio, anche a distanza”.

E gli elogi non mancano neanche da parte di Zecchinati che riconosce grande professionalità e grande lavoro: le materie sono trattate dai docenti in maniera comprensibile ed esaustiva lasciando spunti per poi poter approfondire ogni argomento. I docenti sono preparati e disponibili e mi hanno permesso di colmare alcune lacune che avevo da autodidatta. Voglio spendere due parole anche per il gruppo di aspiranti che si sta formando, merito del Presidente Consuelo Dessena che, a mio parere, ha fatto in modo di creare un confronto ed una collaborazione che sono sicuro rimarranno solide nel tempo”.

Insomma le premesse per dei validi aspiranti ci sono tutte e siamo sicuri che tutti loro, come i loro predecessori degli anni precedenti, sapranno dare un valore aggiunto alle loro società e ai loro ragazzi.

 

Alessio Melizzi