La guida del Maestro Tano, l’entusiasmo di Claudio Gazzolo, l’esperienza di Daniel Falconi, la passione di Pino Gidari e del neo Aspirante Tecnico Andrea Mancuso. Il mix giusto per una società pronta per la prossima stagione agonistica.

Il lock down, e tutto ciò che ne è conseguito, ha tagliato le gambe a molte società, ma lo sappiamo bene: il pugilato non è fatto di gente che si arrende e fin da subito la Federazione (regionale e nazionale), i tecnici e gli atleti si sono dati da fare per dare continuità alla preparazione e all’attività pugilistica nel suo complesso.

La G&C non fa eccezione e già nel primo periodo di allentamento delle misure i ragazzi si sono messi al lavoro per farsi trovare pronti.

Il progetto della nuova società nasce dalla volontà condivisa di Tano Costantino e buonanima di José Gomez ed è proprio Tano che ci parla degli esordi e di come la società sta andando avanti.
“Pochi anni fa ho condiviso con Gomez l’idea di questo progetto dovuto a diversi fattori. Un po’ alcuni problemi che ho avuto e dall’altra parte la volontà di coinvolgere Gomez in prima persona nel progetto. Così dopo un periodo di stallo ho deciso di cambiare nome e dedicare le nostre iniziali (appunto Gomez e Costantino); José avrebbe dovuto affiancare Pino qui a Genova mentre io ero già insediato in Val Fontanabuona. Poi è successo quello che tutti sappiamo e Pino si è fatto carico dei ragazzi. Sono stato fortunato ad avere lui che ha da subito mostrato entusiasmo e con lui Claudio (Gazzolo) e Falconi che si sono resi disponibili, grazie alle loro capacità ed esperienze, a dare una mano”.
Quindi Tano puoi già fare un bilancio e porre degli obiettivi?
“Beh fino adesso abbiamo seminato, ci manca ancora l’agonismo. Pino sta facendo un ottimo lavoro a Genova. Innanzitutto con diversi ragazzi che sta preparando per l’esordio e che mi sembrano molto concentrati. In secondo luogo con la presenza di Luis Larrea. Tanti anni con me nella vecchia palestra e sono felice di vederlo determinato e combattivo. Io a Genova vengo poco, ma è giusto che Pino e Claudio che lo hanno seguito in questi mesi continuino a prepararlo personalmente perché ci sono degli obiettivi da centrare. In primis gli assoluti regionali e poi chissà che anche agli italiani possa dire la sua. Glielo auguro con tutto il cuore. Su da me anche stiamo lavorando e spero che qualcuno dei miei possa esordire ed essere pronto a breve per l’agonismo”. Conto tantissimo anche sulla collaborazione di Andrea Mancuso, appena diventato Aspirante Tecnico, ma già molto preparato e portato. Sarà sicuramente un ottimo Istruttore e un buon punto di riferimento per i ragazzi.

Gran parte del merito della crescita del gruppo di Genova va sicuramente a Giuseppe “Pino” Gidari, che si è sempre dato da fare e ha tenuto il gruppo compatto anche nel periodo di lockdown, con l’organizzazione di allenamenti all’aperto appena le misure lo hanno concesso.

E non è ancora finita: il 30 Luglio c’è già in programma un open day nel quale la palestra sarà aperta a tutti per consentire di svolgere un allenamento di boxe e cimentarsi per la prima volta (o riprendere) questa disciplina.

Pino ci racconti qualcosa di più dettagliato sul lavoro in palestra, sull’apporto che tu con Claudio, Daniel e Tano state dando? “Voglio che questo gruppo creda in quello che noi facciamo. Per me è una passione e spero di trasmettere qualcosa. L’allenamento all’aperto era doveroso sia per l’attività sia per il gruppo. Io ne ho tanta voglia e assolutamente non mollo! Voglio creare qualcosa, un bel gruppo. La differenza la fanno i dettagli e proprio da questi bisogna partire per poter fare qualcosa di concreto. Un domani mi auguro che qualche ragazzo possa ottenere dei risultati e ciò iniziando dal lavoro che stiamo facendo”.


In simbiosi con Pino anche Claudio Gazzolo lavora e si dà da fare per seguire il corso e i pugili. Claudio com’è iniziata l’avventura? E cosa puoi dirci riguardo all’attività odierna?
“Guarda ai tempi ho iniziato grazie a Tano nella vecchia palestra sotto lo stadio; soprattutto per sua volontà di poter dare una mano. Così ho fatto il corso aspiranti finendo la formazione ad Assisi. Già avevo un ottimo rapporto con gli agonisti di quel periodo e negli anni ho imparato nuove cose. C’era poi un’amicizia con Pino anche perché siamo colleghi e l’idea era appunto di collaborare sempre sotto la guida di Tano. Diciamo che il contribuire a formare dei ragazzi e poterli portare a combattere è un po’ il mio pane. Poi lavorando insieme il rapporto si è consolidato sia con Pino stesso ma anche con Daniel è nato un bel sodalizio. Speriamo appunto di riprendere e se proprio devo rivelare un desiderio mi piacerebbe una palestra indipendente solo di boxe. La potremmo gestire secondo le esigenze di tutti con meno orari imposti e senza altri corsi”.

Un breve intervento anche di Andrea, che seguirà ora in veste di Aspirante Tecnico il Maestro Tano. Andrea cosa ci racconti del tuo percorso formativo e del tuo futuro come Istruttore? 

"Vorrei rigraziare il Maestro Tano per l' opportunità datami di operare nella sede di Cicagna al suo fianco. Ho tanto da imparare da lui e spero di renderlo orgoglioso e di non deludere lui e i ragazzi per la fiducia. Un sentito ringraziamento va anche e soprattutto alla Presidente FPI LIGURIA, che con professionalità e passione ha portato avanti il nostro corso formativo. 

A completare il quadro dello staff tecnico Daniel Falconi, un passato glorioso nel pugilato viaggiando tra Argentina e Italia e tante soddisfazioni prima di appendere i guantoni e dedicarsi all’insegnamento.


Daniel la tua carriera pugilistica parla per te. Il tuo curriculum comprende un passato di alto livello sia nei dilettanti sia nei pro. Puoi riassumercelo?


“Ho fatto l’esordio da dilettante in Argentina alla fine degli anni ’70 proseguendo per diversi anni levandomi diverse soddisfazioni fra titoli nazionali e tornei vari. Purtroppo non ho partecipato alle olimpiadi del 1980 in quanto gli USA chiesero al mio paese di unirsi al boicottaggio e penso che una medaglia avrei potuto ottenerla. Fin da subito sono stato un peso massimo e nel 1982 il mio manager di allora mi aggregò a una comitiva di argentini che venne qui in Italia. Rocco Agostino mi consentì di passare professionista e feci l’esordio a Rapallo poco dopo. Nei primi anni ’90 poi ho deciso di ritirarmi causa anche un delicato intervento alla retina però il mondo del pugilato non l’ho mai lasciato”.
Adesso hai l’opportunità di mettere la tua esperienza al servizio dei giovani. Come ti sembra?
“Già avevo esperienza nel corso coi bambini poi due anni fa ho fatto il corso da aspirante per avere la prima qualifica. La presidente della FPI Liguria Consuelo mi ha segnalato la palestra e Tano mi ha accolto subito; dal canto mi ho provato a dare il mio contributo nel miglior modo possibile e appena avrò meno impegni lavorativi vorrei aumentare il mio supporto”.
Insomma una società che non sta a guardare con uno staff tecnico dinamico e volenteroso. Degno di menzione anche il supporto alla segreteria della insostituibile Sara Pozzuoli, ex atleta agonista, e di  un gruppo di ragazzi tenaci e determinati a raggiungere qualche obiettivo.


La G&C è pronta. 

 

Alessio Melizzi