Nell’estremo ponente ligure il pugilato è molto sentito e le società del territorio svolgono da anni un grande lavoro che si riflette sulla crescita di numerosi agonisti e sull’organizzazione sempre impeccabile di diverse manifestazioni. Anche per loro il Covid 19-Coronavirus è stato più di un problema e ha costretto i tecnici a reinventarsi piani di allenamento e spazi all’interno della palestra.

PWhatsApp Image 2020-08-22 at 21.17.21.jpegerò come sappiamo tutti il pugilato non è sport per chi si arrende o per chi non prova a continuare. Enzo Orsogna incarna perfettamente questo spirito. Novantanove match tra pugilato e full contact con diverse apparizioni in Francia; poi il ritiro ma subito la voglia di ricominciare e con la sua Gladiator si sta rimettendo in moto per affrontare un’altra stagione impegnativa di boxe. E con lui tanti agonisti pronti a salire ancora: Attilio Sorgi, peso massimo, già campione regionale e finalista lo scorso anno, i prossimi al debutto Simone Semucci e Amedei Lorenzo, Samuele Barbero, fino a Luca Emanuele, carriera di alto livello nel K1 e ora pronto a mettersi in gioco anche nel pugilato.

Insomma un bel mix di giovani e meno giovani con diversa esperienza ma tutti pronti alla stagione “calda” in attesa di scoprire come evolveranno le cose a livello sportivo.

Enzo diciamo che nonostante la pandemia e il periodo di stop forzato vi siete rimboccati le maniche e siete pronti a ripartire?

“Si, diciamo che la situazione complessiva è ancora un po’ in fase di stallo soprattutto per quanto riguarda le manifestazioni ufficiali. Secondo me a Settembre avremo un’idea un po’ più chiara di come sarà l’ultimo trimestre dell’anno. Comunque noi andiamo avanti per la nostra strada, facendo il massimo e preparandoci bene. Soprattutto ci siamo adeguati per gli allenamenti alle varie misure di sicurezza dettate dalle normative in vigore”

WhatsApp Image 2020-08-29 at 06.53.06.jpegEcco, a proposito di questo come vi siete organizzati ? Le misure sono abbastanza stringenti e non si possono fare cose improvvisate?

“Misure sicuramente restrittive ma se si vuole proseguire in qualche modo bisogna adeguarsi. Come hai potuto vedere abbiamo creato i due bagni distinti per spogliatoio. Poi la sanificazione che viene fatta regolarmente dopo ogni seduta di allenamento, addirittura gli attrezzi da boxe della palestra come caschi e guantoni li portiamo via e li laviamo se vengono utilizzati. Per quanto riguarda poi le calzature abbiamo uno spazio dedicato adiacente l’entrata dove gli atleti le posano per utilizzare esclusivamente quelle per l’allenamento. Inoltre c’è una ventola che azioniamo all’inizio dell’allenamento per poter cambiare l’aria continuamente. Quest’ultima è stata frutto dei lavoro dello scorso anno in palestra quando mi sono ritrovato solo e ho dovuto ridurre ampiamente il locale. Posso dire che tra le vicende societarie dello scorso anno, i lavori e il Coronavirus è stata molto dura e lo sforzo assai oneroso”.

Per quanto riguarda invece gli atleti è come vi siete organizzati? Avendone tanti è molto difficile allenargli tutti contemporaneamente?

“Guarda semplicemente mi sono organizzato con dei turni in modo che secondo le loro esigenze possano venire. Infatti stiamo molto attenti sia nella fase di riscaldamento sia nel lavoro ai sacchi alle distanze. Poi con diversi pugili ci sentiamo tutti i giorni tramite chat di whatsapp per  organizzare allenamenti in orario notturno. Alcuni, fra cui il sottoscritto, hanno orari di lavoro per cui è possibile organizzarsi e fare delle sedute durante la notte; oltretutto la rendita è molto più alta”.

A rendere poi più interessante e consentire a tutti loro una preparazione completa e più chances di sparring la vicinanza alla Francia con diverse società transalpine che spesso si recano qui a Ventimiglia coi loro ragazzi e altrettanto fanno le società del ponente.

Insomma un grande lavoro e un grande gruppo dove è evidente lo spirito di sacrificio e la prontezza nel mettere a norma tutto il possibile per proseguire ad alti livelli.

Alessio Melizzi