La società neroverde ha scelto una ripartenza posticipata per poter riprendere al meglio tutte le attività lasciate da parte. Dai grandi risultati alla boxe femminile fino a una ripresa forte dell’attività agonistica.

WhatsApp Image 2020-10-06 at 06.56.19.jpegRiprendere dopo per riprendere meglio. Questa la filosofia che la Boxe Boccadasse ha adottato nell’affrontare l’emergenza Covid19. Come tutte le società si è trovata a dover far fronte a un’emergenza ed è molto difficile, oltre che demoralizzante, dover chiudere la palestra e allontanarsi dalla propria passione e dai propri ragazzi.

Per il suo tecnico Alfredo Genchi è stata l’ennesima sfida, ma come ci tiene a sottolineare tutto è stato fatto con spirito di sacrificio e determinazione per ricominciare nel miglior modo possibile seguendo tutti gli schemi di sicurezza.

Alfredo, come le altre società ti sei trovato dall’oggi al domani a dover chiudere e a fare i conti con le diverse misure di prevenzione. Partiamo dal principio: quando siete ripartiti e come vi siete attrezzati?

“Abbiamo riaperto, come pianificato, il 1 di Settembre visto che avevamo deciso di tenere chiuso durante il periodo estivo. Non era opportuno prendersi dei rischi nella seconda fase del lockdown, ma allo stesso tempo l’attività agonistica deve ripartire. Tutto ciò però seguendo le norme di sicurezza nel far lavorare i ragazzi”.

WhatsApp Image 2020-10-06 at 06.56.21.jpegA proposito di questo, fra le varie misure adottate cosa vi siete imposti e cosa imponete ai ragazzi?

“Premetto che rispettare tutte le norme al cento per cento è assai difficile e questo per vari motivi. C’è una capienza che va rispettata e, soprattutto, delle distanze che devono intercorrere tra un atleta e un altro. Considerando che i ragazzi sono numerosi e il pugilato è uno sport di contatto il compito non è semplicissimo. Noi però cerchiamo di fare il meglio possibile. Innanzitutto c’è un filtro per l’accesso in palestra dove prendiamo i nominativi di chi parteciperà all’allenamento, misuriamo la temperatura e chiediamo di applicare il gel disinfettante prima di entrare negli spogliatoi. E queste sono norme standard valide in tutto il territorio. Poi il fatto di cambiare le scarpe e di utilizzarle esclusivamente per l’allenamento in palestra; inoltre abbiamo un locale abbastanza grande ma tentiamo sempre di cambiare l’aria. Devo poi spezzare una lancia a favore dei miei ragazzi in quanto alcuni di loro svolgono professioni un po’ più a rischio come operatori sanitari; e per questa ragione hanno deciso in completa autonomia di allontanarsi per un periodo dalla palestra senza mettere a rischio tutti gli altri. Questo per dire che le norme ci sono e vanno rispettate, ma è giusto rimarcare come il buon senso e l’autodisciplina siano alla base di tutto soprattutto in un periodo come questo”

Parlando un po’ di pugilato in senso stretto. Dopo la chiusura possiamo dire che la Boxe Boccadasse ripartirà dagli amatori che hanno dato tante soddisfazioni?

“Guarda per il momento l’attività della Gym Boxe è ferma e attendiamo di ripartire con le prossime manifestazioni. Di conseguenza ci stiamo concentrando sull’attività agonistica. Per il momento abbiamo poche persone, ma il materiale da allenare è ottimo. Abbiamo la junior  Daniela Belluno che per il momento non ha potuto prendere parte ai tornei per vari fattori, ma che contiamo di far combattere nei prossimi mesi. Poi c’è Marta Masini Elite II con già dei combattimenti all’attivo e già conosciuta nel panorama genovese. Persona molto responsabile e coscienziosa; dobbiamo trovare la giusta continuità ma sono sicuro che potrà darci grandi soddisfazioni. Fra gli uomini poi abbiamo un ragazzo che doveva esordire prima dell’esplosione del virus che è Nicolò Satriano 64kg. Molto tenace e determinato; si tratta di rompere il ghiaccio per quando dovrà gettarsi nella mischia”.

Oltre a te ci sono Daniele Barberis e Matteo Gigliola, senza contare gli altri che ti danno una mano.

“Posso solo ringraziarli perché in tutti questi anni mi sono stati sempre vicino e sono qui ancora adesso. Abbiamo una linea condivisa che probabilmente ho trasmesso io, ma mi fa piacere vedere che ognuno ha il suo stile e il suo metodo senza che chi mi dà una mano sia fatto con lo stampino se così si può dire. Cioè ognuno ha la sua personalità”.

WhatsApp Image 2020-10-06 at 06.56.19 (1).jpegE poi in casa hai Eleonora Fiore

“Eleonora mi ha dato tante soddisfazioni nel pugilato amatoriale e secondo me poteva fare ancora tanto nell’agonismo. Poi si è dedicata alla Savate e comunque ha avuto ragione per quello che ha già dimostrato. Due volte è arrivata in finale al titolo di Francia; è arrivata a essere campionessa regionale in una regione francese, l’Occitania e poi tante gare internazionali”.

Per concludere: cosa ti proponi per la fine dell’anno e l’inizio del nuovo sia nel pugilato sia nella Savate?

“Il mio proposito è sempre quello di provare a fargli ottenere delle soddisfazioni. Non per forza sportive, ma insite nell’ambiente stesso. Forse è una parola grossa educare, ma dargli l’attaccamento a questo sport; un sano concetto di sport, essere competitivi in maniera sana. Certo, gli obiettivi ci sono, ma è importante e gratificante saper riconoscere una vittoria da una sconfitta e il proprio merito, saper convivere in un gruppo. Insomma una dimensione dove l’egocentrismo bisogna che si faccia da parte. Ecco posso dire che bisogna ripartire da questo e tenere sempre presenti questi obiettivi”.

E come ha sottolineato Genchi queste sono le basi per fare sport in maniera sana e proprio da questi valori si può concepire un gruppo coeso e affiatato per arrivare a raggiungere anche i traguardi sportivi a cui la Boxe Boccadasse ci ha abituato negli scorsi anni”. 

Alessio Melizzi