120800274_3718220758214527_4086524306023486786_n.jpgL’atleta della Celano Boxe conquista a Roseto degli abruzzi il primo titolo italiano Schoolgirl nei 38kg. Grande soddisfazione per i fratelli Celano e il padre Mimmo. Dopo la cintura di Khalladi la Liguria compie un’altra impresa. 

 

 

 

Ci sono successi che arrivano dopo una vita di lotte e sacrifici. Talvolta neanche questi bastano perché il mondo dello sport sa essere così, magico ma anche crudele. E a volte si è troppo giovani per realizzare di aver stampato il proprio nome nella storia di una disciplina, ma spesso quando ciò accade diventa lo stimolo per continuare su una strada ben definita: essere degli sportivi. Quando lo sport in questione è il pugilato il carattere e la determinazione non solo fanno la differenza, ma sono un obbligo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

71405569_702177400283710_931846180533436416_n.jpgNoemi Cafarelli classe 2006 arriva in palestra lo scorso anno nel 2019 dopo un’esperienza nel pattinaggio. All’inizio per cimentarsi in uno sport differente ma con la voglia di far bene che ha sempre dimostrato e come papà Mimmo (responsabile attività giovanile della FPI Liguria) le ha trasmesso. E di conseguenza non mancano le prime esibizioni e le prime soddisfazioni. Nel Marzo 2019, ancora dodicenne, partecipa al trofeo CONI in Calabria con la qualifica di allieva e poi una coppa Italia Giovanile anche se non riesce a conquistare il podio dove invece si guadagna un posto il fratello Vincenzo. Noemi però non demorde e nonostante la giovane età va avanti. Quest’anno la grande occasione ai campionati a Roseto degli abruzzi. Poche partecipanti sia per quell’età sia per quel peso e così a contendersi il titolo sono due aspiranti: l’atleta della Celano Boxe e la calabrese Ariel Fronterrè della ASD Vincenzo Rossitto. Un match tra giovanissime ma che già contiene l’essenza della boxe. Cafarelli alta e longilinea e l’avversaria più bassa con corporatura che più si presta allo scambio nella corta distanza. L’incontro poi non è un gioco, i colpi sono veri e le riprese sono tre come per i grandi (seppur di durata inferiore). L’occasione è però troppo ghiotta per considerare la gara alla stregua di un semplice incontro delle giovanili; in palio c’è il titolo alla sua prima edizione e vincere significa ritagliarsi un posto negli almanacchi del pugilato.

Noemi Cafarelli gioca un match tutto intelligenza e astuzia dove applica le regole sacrosante del pugilato, tenere a distanza l’avversario e conquistare punti. Non manca poi una buona dose di coraggio quando l’antagonista riduce la distanza e cerca lo scambio. Alla fine Noemi controlla, vince e convince per ciò che fa vedere e per come riesce a intepretare la boxe malgrado la tenera età.

All’annuncio dei verdetti un mix di gioia e commozione, condivisi anche con i maestri Celano e con papà Mimmo in veste di coach (presente e in visibilio anche la madre Valentina Bignone). Ruolo molto difficile quando ti trovi a dover allenare la figlia e doverle trasmettere le giuste motivazioni, ma anche dover smorzare i facili entusiasmi. Il responsabile giovanile della Liguria esprime però la sua soddisfazione con poche parole ma con un’analisi perfetta:

“All’inizio non appoggiavo in pieno questa scelta nonostante io insegni pugilato. Però devo ammettere che mia figlia ha mostrato subito una grande determinazione e alla fine la sua scelta si è rivelata vincente. Penso che in tutte e tre le riprese si sia dimostrata più preparata; i giudici hanno a mio avviso visto maggiore linearità e più voglia di fare risultato. Le emozioni sono ancora contrastanti ma sicuramente intense per ciò che Noemi è riuscita a dimostrare”.

 

 

WhatsApp Image 2020-10-08 at 13.54.20 (2).jpegPochi giorni dopo l’impresa di “Momo” Khalladi a Marcianise la FPI LIGURIA gioisce per un altro grande traguardo e vista la giovane età e il carattere di Noemi sognare non è per nulla vietato.

Alessio Melizzi