The american dream, la frase leggendaria per tanti anche se spesso rimane solo un sogno nel cassetto. Invece c’è chi come Armando Bellotti ha trasformato i sogni in solide realtà.

 

  

bellotti.jpgLa situazione venutasi a creare causa Covid19 ha un po’ modificato le nostre vite e cambiato le nostre abitudini e il mondo dello sport non fa eccezione. Tuttavia c’è chi si ferma, chi aspetta e chi non perde occasione per darsi da fare e scovare nuove opportunità. Questa è senz’altro la situazione di Armando Bellotti che, nonostante la pandemia e lo stop di molti match, non ha certo smesso di dare la caccia a nuovi talenti e a diverse opportunità. La sua attività prosegue pancia a terra, giorno e notte perché l’imperativo è dare continuità al grande lavoro fatto nell’ultimo triennio.

 

 

 

 

 

 

 

joe-diguardia-promoter-of-the-year.jpgArmando parlaci un po’ di più della Star Boxing. Cosa rappresenta il sodalizio Bellotti-Camputaro- Joe Di Guardia?

“Se mi chiedi il perché Armando Bellotti sta lavorando con la Star Boxing ti dico che Armando Bellotti è un sognatore, uno che ha diversi contatti e che ha girato tanto facendo tanta eseprienza. Ho sposato in toto la filosofia della Boxe in America: match veri, borse vere e crescita vera. Luigi Camputaro dalla sua è stato un grandissimo pugile; campione italiano, campione europeo e sfidante mondiale niente meno che di Johnny Tapia il più grande supermosca di sempre. Lui anche condivide la mia visione del pugilato e anche lui, ormai italoamericano, vanta innumerevoli conoscenze nell’ambiente pugilistico.  E con Luigi c’è da subito stata intesa, per questo motivo abbiamo deciso di creare una società dove lui è manager e io broker. Insieme forniamo ai promoter il materiale che abbiamo e mettiamo la nostra competenza e la nostra esperienza in questo. Da qui nasce la collaborazione con Joe Di Guardia.

 

 

 

WhatsApp Image 2020-11-15 at 09.50.16.jpegLa suddetta collaborazione ha portato tre italiani e un brasiliano sotto la sua agenzia e, soprattutto, abbiamo portato dei risultati. Tanti pugili italiani che hanno provato a fare il salto negli USA hanno svolto dei match cosiddetti one-shot con contratto italiano; noi al contrario  abbiamo ottenuto una cintura che è la WBC continental americas, quindi neanche un titolo minore ma una cintura importante che  in Italia è tornata dopo circa 30 anni”.

 

 

 

 

 

 

WhatsApp Image 2020-11-15 at 09.58.27.jpegHai menzionato Simone Federici, probabilmente il pugile che ha ottenuto il maggior risultato fra quelli che hai seguito e messo sotto contratto. Quale sarà il prossimo traguardo?

“Simone è come si dice alla fine della curva. Voglio dire che ha ottenuto un trofeo importantissimo e attualmente è n. 26 al mondo della sua categoria. Il prossimo passo è sicuramente la difesa del titolo delle Americhe. Avevamo stipulato un contratto con Rivera, al momento numero 17 al mondo e anche lui sotto la Star Boxing, per questo autunno ma purtroppo il Covid ha scombussolato un po’ tutto compreso questo match. Comunque i contatti con il pugile sono avviati e forse c’è la possibilità di organizzare questa sfida nella prossima promavera; non a Las Vegas o New York ma in Florida dove attualmente Rivera vive e si allena con il suo staff. È chiaro che seguiamo la trattativa con particolare attenzione anche perché vincere una sfida del genere potrebbe significare per Simone giungere tra i primi quindici al mondo, di conseguenza essere appetibile per il mondiale vero e proprio”.

 

 

 

 

alfano.pngNon dimentichiamoci poi di Mario Alfano, anche lui pugile laziale che è sempre sotto contratto con la Star Boxing se non sbaglio?

“Si esatto, c’è un contratto valido fino al 2022. Adesso loro stanno seguendo una trattativa per un titolo dell’Unione Europea. Qualora dovesse andare bene e se Mario dimostrerà costanza allora potrebbe esserci la possiblità di collocarlo per qualche titolo in America. Probabilmente qualche titolo minore ma  intanto ritornerebbe in auge nei superpiuma”.

 

   

 

 

E poi ci sono dei nuovi innesti e qualche trattativa in corso?

“Hai detto bene. Nei pesi massimi abbiamo adesso Cardillo che l’ha voluto fortemente il sottoscritto. Il mondo dei pesi massimi poi è una dimensione a sé e gli americani mi avevano esplicitato la volontà di trovare un peso massimo con delle caratteristiche ben definite. Cardillo ne veniva da un infortunio con conseguente periodo di inattività, però ha recuperato molto bene e ricordiamoci che è imbattuto da professionista. Il contratto è buono, buoni soldi e buone aspettative; in primavera dovrebbe esserci qualcosa anche se ora è d’obbligo usare il condizionale.

Un altro che si è avvicinato nell’ultimo periodo è Lucas Martins De Abreu, 13 vittorie con 12 ko nella categoria dei supermedi. Mi è stato segnalato da un amico tecnico del Friuli e anche per lui c’è la possibilità di debuttare negli USA la prossima primavera. Lucas l’ho visto e ho idea che possa far male poiché dotato di grande potenza. In Italia dovremmo riuscire a fargli fare un po’ di sparring con Matteo Signani che oggi è numero 20 al mondo. Chiaro che i match fatti finora sono validi ma non del tutto attendibili per dimostrare il vero valore di un pugile. Sono però convinto che rispetto agli italiani De Carolis o Scardina sia un passo avanti

Infine c’è Deiana su cui ancora non c’è ufficialità ma stiamo valutando la formula più appropriata. In prospettiva è uno dei migliori in assoluto; già numero 200 al mondo a soli 25 anni e con solo due incontri. Se guardi la classifica i messi meglio sono tutti più anziani e tutti con più combattimenti all’attivo. Quindi è papabile di entrare nella Star Boxing e, come per gli altri, dobbiamo aspettare la primavera per pensare a qualcosa di concreto”.

 

  

 

 davide martino.jpgTornando alla dimensione locale tu sarai l’unico tecnico spezzino a rappresentare la Liguria agli assoluti regionali. Nonostante il contesto differente anche con Davide Martino hai compiuto una bella impresa

“Si, siamo soddisfatti. Davide aveva fino all’estate scorsa sette match all’attivo. In 80 giorni ne abbiamo fatti 4 in altrettante trasferte guadagnandoci il passaggio a Elite I e la possibilità appunto di partecipare agli assoluti. Certo una soddisfazione essere gli unici rappresentanti di La Spezia ma anche la consapevolezza che ci saranno avversari più esperti. Noi comunque ci prepariamo e ce la giocheremo nel modo migliore possibile”.

Alessio Melizzi