tanos boxe

 

Dopo la lunga esperienza nella storica sede di Marassi e il biennio come G&C, il maestro Gaetano “Tano” Costantino riparte con il suo nome dalla Valfontanabuona e con l’entusiasmo di sempre.

 

Gaetano Costantino (per tutti Tano) non è uno che ha bisogno di presentazioni e nel panorama pugilistico ligure è a tutti gli effetti uno della vecchia guardia. La sua avventura da tecnico è iniziata nel 1998 anche se il primo nome è stato Boxe Fontanarossa. Poi l’era della Tano’s Boxe, la gloriosa sede sotto alla gradinata Nord dello stadio Ferraris e i tanti atleti che sono passati di lì. Da Matteo Mazza a Michele Mamone, Da Tomescu, a Max Pinna, passando per i fratelli Demontis, fino ad arrivare a Luis Espinoza Larrea e Francesca Aurilia. Insomma, un punto di riferimento per gli aspiranti pugili genovesi e un ambiente che ha tirato su tanti ragazzi. Poi le diverse vicissitudini e lo stop forzato del maestro hanno portato alla chiusura. Tano però non si è fermato e ha dato vita a una nuova ASD in ricordo anche del mitico Josè Gomez: la G&C Boxing Club. Due palestre, la sede principale in Valfontanabuona dove Tano si è stabilito e la sede secondaria di Genova San Fruttuoso in via Cellini retta da Pino Gidari, Claudio Gazzolo e Daniel Falconi.

 

Il resto è storia recente, la nuova scissione e il ritorno alla vecchia denominazione di Tano’s Boxe per ripartire in quel di Cicagna con nuove aspirazioni e obiettivi; e con tanti ragazzi pronti alla difficile sfida dell’esordio.

 

Tano tutti in Liguria conoscono la tua palestra e sanno quello che hai fatto. Poi c’è stato un periodo in cui ti sei dovuto fermare e adesso si riparte con il tuo vecchio nome. Non vedi l’ora di ripartire?

“Ti fermo subito. Innanzitutto il nome Tano’s Boxe non si è mai spenta. Avevo deciso di fondare una nuova società di comune accordo con buon anima di Josè Gomez. Purtroppo in quel periodo ci sono stati diversi elementi sfavorevoli. Io mi ero dovuto fermare per problemi di salute e successivamente ci ha lasciato Gomez. Da a me e da lui deriva l’acronimo della società. Comunque sono stati bravi Pino e gli altri a portarla avanti in  questo periodo dove io ero qui in Valfontanabuona ed essere sempre presente a Genova sarebbe stato difficile. Da lì la decisione comune di andare per la propria strada e di scindere le due società. Il lavoro non è da iniziare ma già abbiamo avviato i corsi lo scorso anno. Ho due ragazzi da far esordire e altri ragazzini giovani che aspettiamo e che saranno il futuro di questa società”.

 

Diciamo che dopo gli anni trionfali della Tano’s Boxe non è facile confermarsi così ad alti livelli e soprattutto sfornare talenti di quel calibro. Tu ci credi di poter di nuovo formare così tanti campioni?

“Beh gli anni della Tano’s Boxe sono stati tanti e appunto i ragazzi sono arrivati in periodi diversi. Ricordo Mazza e Mamone tanti anni fa. Poi c’è stato Max Pinna, i fratelli Demontis, Tomescu che poi è tornato in Romania. E poi ancora altri come Canterini, Luis Larrea e le rappresentanti femminili come Sara Pozzuoli, che sarà la nostra nuova Presidente, e Francesca Aurilia. Intanto partiamo dagli esordi e da un settore giovanile, poi come tutti speriamo che questo periodo finisca presto e che ci sia consentito allenarci in libertà”.

 

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A differenza di Genova com’è fare Boxe in Valfontanabuona?

“Beh ci sono tutte le differenze che si possono riscontrare tra una città grande come Genova, per di più in un quartiere molto popolato, con un paesino dell’entroterra. Diciamo che però un riferimento come pugilato prima non c’era e si doveva andare fino a Chiavari o Rapallo. Quindi i ragazzini del posto e dei comuni limitrofi che vogliono fare pugilato hanno adesso una palestra”.

 

A questo punto ti chiedo quali sono i prossimi obiettivi?

“Come ho detto si fa un  passo alla volta. Essere riconosciuti come riferimento per il pugilato in Valfontanabuona e far esordire dei ragazzi. Per questo motivo ho rispolverato il nostro logo e intendo effettuare allenamenti vecchia scuola. Questi sono gli step primari. In seguito speriamo di toglierci qualche soddisfazione in più, il che vuol dire mandare qualche ragazzo ai campionati o vincere qualche torneo. E poi c’è il memorial Gomez a cui ho pensato e che vorrei realizzare”.

 

Ad affiancare Tano, come da lui stesso dichiarato, c’è Andrea M. Già attivo come atleta nel pugilato e nelle arti marziali, Andrea si è cimentato subito nell’insegnamento e nella preparazione atletica; e dallo scorso anno ha conseguito anche la qualifica di aspirante tecnico, oltre a quella di Personal Trainer / Preparatore Atletico.

 

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Andrea, passato, presente e futuro con Tano?

“Conosco Tano dal 1981, da quando avevo sei anni. Da bambino avevo iniziato a praticare arti marziali, Ju Jitsu. Al pugilato mi sono avvicinato durante l’adolescenza continuando comunque a svolgere arti marziali; e devo dire che mi ha aiutato molto fin da subito in quanto mi ha consentito di vincere il campionato a livello giovanile. Poi ci siamo incontrati nuovamente quando lui si è trasferito vicino a dove abito io. Era già da diverso tempo che covavo l’idea di rientrare del mondo della nobile arte e lui stesso continuava a farne parte. Così mi sono detto, chi meglio di lui per fare e insegnare pugilato qui in valle. Lui può dare molto a livello di tecnica e di esperienza; io invece spero di poter dare un grande contributo nella parte atletica”.

 

 

Alessio Melizzi