144063331 2823425704599886 5688155427880190752 nStirpe, Masini e Nocentini. Le ragazze che hanno rappresentato alla grande la nostra regione ai campionati nazionali e che dopo sacrifici e gavetta portano a casa complimenti e risultati.

 

Si potrebbe partire da un paio di mesi fa o anche meno, da quando il tabellone con le ragazze partecipanti ai campionati Elite femminili di Avellino stava prendendo forma. La Liguria sembrava essere una timida comparsa con al massimo 1-2 atlete partecipanti e senza alcuna ambizione di visibilità o, tantomeno, di successi. E così fino a pochi giorni dal via; ma in tempi di Covid si sa: l’impossibile diventa possibile, nel bene e nel male. Tante le partecipanti che hanno rinunciato alla partecipazione e così via coi ripescaggi finché la Liguria da un’atleta sola è passata a tre. Per la verità Silvia Nocentini aveva già grosse possibilità in quanto era una delle prime nella graduatoria delle riserve e difatti così è andata. Marta Masini al contrario figurava in elenco ma le assenze dovevano essere assai numerose per sperare nella convocazione. Tuttavia una dopo l’altra le atlete in riserva sono state chiamate fino ad arrivare alla nostra rappresentante.

Dopo l’esordio sfortunato e l’uscita precoce di tutti i rappresentanti della squadra maschile, le ragazze esordiscono il 28 Gennaio. Marta Masini nei 57 chilogrammi mentre la collega e amica Silvia nei 60. Avversarie non facili ma alla portata. A Marta tocca la sarda Giulia Deplano mentre per Silvia c’è la piemontese Lavazza.

 

 

144556038 2824777477798042 1779590475212116639 nL’atleta della Boxe Boccadasse accompagnata da Daniele Barberis imposta il match sul ritmo e sull’attacco continuo. Tutte e tre le riprese sono a favore dell’atleta neroverde che si aggiudica il match guadagnandosi l’accesso alla semifinale.

La battaglia per la finale però è decisamente un’altra cosa e questa volta ad attendere la nostra atleta c’è la piemontese Daniela Panait. Curriculum troppo distante tra le due, l’avversaria vanta quasi sessanta incontri all’attivo e già diverse partecipazioni a tornei nazionali. Però come nella vita tutto si decide nella battaglia e la Masini non si fa certo intimidire, anzi sale sul quadrato carica a mille decisa a ribattere colpo su colpo l’iniziativa avversaria. Tre round durissimi, tre round infiniti. La nostra atleta prova di rimessa a opporsi alle combinazioni della Panait, ma la piemontese è decisa ad arrivare in fondo e non concede tregua. Il verdetto è a favore di Daniela Panait, ma gli applausi al carattere e al coraggio della Masini sono più che dovuti. E l’atleta della Boxe Boccadasse porta in Liguria il bronzo per la felicità della federazione e dei suoi tecnici Alfredo Genchi e Daniele Barberis.

 

Marta qual è stata la sensazione al momento della convocazione per la fase finale degli assoluti?

“La sensazione iniziale è stata di stupore. Stupore perché mancavano una decina di giorni e non pensavo ormai da riserva di potervi accedere. Però anche di grande gioia dal momento che ci eravamo molto ben preparati e mi sentivo pronta e sicura”.

 

Prima della partenza vi eravate posti degli obiettivi per questo torneo?

“Come ho detto prima con Alfredo abbiamo fatto una grande preparazione e anche sulla parte atletica abbiamo picchiato  molto. L’obiettivo che ci eravamo posti era di arrivare a strappare una medaglia. Certo, ero riserva e ciò può sembrare molto ambizioso, però come me c’erano altre ragazze che ne venivano dalla seconda serie e il numero complessivo non era alto. Perciò un obiettivo raggiungibile visto come ci eravamo preparati. Poi abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna nel primo sorteggio in quanto davanti avevo un’avversaria come me con più o meno pari esperienza”.

 

A questo punto dirci qualcosa sui due match? 

“Sul primo match posso dire che è stato un sorteggio tutto sommato buono. L’avversaria era come me, ma penso di aver avuto più voglia di vincere di lei e questo mi ha portato al successo. Sicuramente tanto merito del lavoro che abbiamo fatto in palestra e che mi ha permesso di tenere un ritmo per tutto l’incontro. In semifinale invece ho incontrato la Panait, oltre 50 incontri e da diversi anni ad alti livelli. Ero comunque contenta nonostante l’avversario proibitivo perché sono sfide di alto profilo che ti consentono di migliorare e ti danno esperienza. Riguardando poi il match posso ritenermi soddisfatta della mia prova e di come l’ho affrontata. Lavorerò per esserci anche il prossimo anno e per conquistare di nuovo dei metalli”.

 

143863764 10224160822199143 8868884379871711516 nSfortunata è invece Silvia Nocentini dell’Ardita Boxing Club che nel match d’esordio cede ai punti contro Margherita Lavazza del Piemonte. Un match che poteva essere vinto ma dove il c.d. mestiere dell’avversaria ha fatto la differenza.

 

Silvia chiedo anche a te qual è stata la sensazione iniziale al momento del ripescaggio?

“A dire la verità non ci credevo troppo perché essendo fra le riserve non nutrivo grandi speranze. Poi è arrivata la chiamata e, in sintonia coi miei allenatori, abbiamo deciso di partecipare. La decisione è arrivata in fretta, considerando che comunque non avevo da perdere nulla e al contrario poteva solo essere una grande esperienza”.

 

Poi è arrivato l’esordio e per tua sfortuna la sconfitta ai punti. Potevi fare di più?

“Sicuramente l’avversaria che ho incontrato non era delle più difficili seppur più esperta di me e con più match. Io alla fine sono arrivata come Elite II con quattro match ed ero cosciente che le avversarie sarebbero state tutte di alto livello. Tuttavia la mia sfidante era alla portata. Il match l’ho iniziato bene con un alto livello di intensità. Come ti ho detto prima però sulla lunga distanza l’esperienza si fa sentire. Ha avuto la lucidità di tenermi distante facendomi sprecare molte energie e gestendo il resto dell’incontro. Perciò ti dico che potevo fare di più perché mi conosco e so come posso affrontare una gara. Sappiamo però tutti che a mente fredda è molto più semplice rispetto a quando si è sul quadrato. Diciamo però che per il livello che c’era non ne esco male”.

 

Silvia tutto il mondo del pugilato conosce il tuo temperamento e siamo convinti che da questa sconfitta troverai motivazioni per uscirne più forte. Sbaglio?

“Ho capito dove ho sbagliato e da testa calda che sono in quel senso lavorerò subito per migliorarmi. Certo, sono ancora un Elite II e se ci sarà occasione parteciperò a quel torneo. Posso dire che con quattro incontri essere catapultata con atlete che ne hanno il quadruplo se non di più o atlete del giro della nazionale non è semplice. Lavorerò però per migliorare e riprovarci”.

 

145573993 2825435431065580 4172573532498191356 nInfine c’è Sara Stirpe della Rossetto Boxe negli 81kg. Finale secca Domenica 31 Gennaio contro la Giada Epifani dell’Emilia Romagna. Incontro proibitivo, finale secca: o il trionfo o la grande delusione. L’avversaria non è delle più tecniche ma ha già all’attivo diverse partecipazioni ai campionati italiani e soprattutto una di quelle avversarie cosiddette rognose che non ti permettono di boxare al meglio.

 

Esordio agli italiani per la nostra Stirpe subito con il fiato sul collo di una finale. Sara però non è intimorita, affonda colpi pesanti e mette alle strette l’avversaria. Il match non è dei più spettacolari: un po’ la prudenza e un po’ la paura di perdere tutto. Sara tiene il centro ring e gestisce l’incontro ma al contempo subisce due richiami ufficiali per due presunte trattenute che sia lei sia i presenti non riescono proprio a giustificare. Dopo tre round passano quei secondi interminabili in attesa del verdetto. Sara è fiduciosa, ha disputato un grande match mettendo l’avversaria in grande difficoltà e costringendola a difendersi. Dall’altra parte due richiami possono incidere e non poco. Arriva il momento dei cartellini. La tensione e la paura fanno spazio all’esplosione di gioia: Sara Stirpe conquista l’oro. Campionessa italiana!

 

Sara un periodo duro prima di questi campionati dove palestre chiuse e limitazioni varie hanno bloccato un po’ l’efficienza della preparazione.

“Per quanto riguarda la preparazione posso dire che le limitazioni non mi hanno toccato più di tanto perché sono agonista, ma allo stesso tempo è stata tosta. Oltretutto ne venivo da un lungo periodo di inattività e a maggior ragione è stata dura. Sapevo che dovevano esserci altre atlete che poi non hanno partecipato e siamo stati attenti a tutti  i dettagli”.

 

Il match non era facile già in partenza. Lo hai condotto bene ma quei due richiami hanno rischiato di incidere. Com’è stata l’attesa del verdetto?

“Sinceramente durante il match non mi stavo preoccupando. Sentivo che il verdetto lo avrei potuto guadagnare io perché i miei colpi entravano mentre lei andava a vuoto o sulla guardia. Dall’altra parte ho ricevuto due richiami nelle prime due riprese che secondo me non c’erano, anzi ho alzato più volte le braccia per dimostrare che non ero io a trattenere come invece hanno giudicato. Come hai rimarcato i richiami sono punti di penalità e se ne avessi subito ancora uno avrei perso il match. Li per lì però ero troppo concentrata sul match e non mi hanno demoralizzato. Quando però l’incontro è finito non potevo sapere com’era andata anche perché sappiamo che al verdetto può succedere di tutto”.

 

E quando il verdetto è stato annunciato?

“Beh, ho subito esultato. Sono andata ad abbracciare Simone che mi ha seguito e anche lui attendeva con ansia l’annuncio dei giudici. Era tutto un punto di domanda”.

 

Quale sarà quindi il prossimo passo?

“Il prossimo sarà il ritiro con la nazionale dove voglio far vedere veramente  chi sono, dare il meglio di me stessa. Di certo non mi fermo qui ma sono intenzionata a far bene e a sfruttare le opportunità che possono capitare a livello pugilistico. Ovviamente il prossimo anno parteciperò di nuovo e punto di nuovo al titolo. Ho anche affrontato questa competizione in una categoria di peso superiore che non è la mia e dove non posso esprimermi al meglio. Soddisfazione sicuramente per il successo, ma concentrazione e volontà di scendere per le prossime competizioni”.

 

E tutto il mondo pugilistico ligure non può che ringraziare le nostre atlete e complimentarsi con loro e coi rispettivi tecnici per l’impegno, lo spirito di sacrificio e il coraggio di provarci.

 

Grazie ragazze

 

 Alessio Melizzi