162851190 2250321591764445 1226137209238959481 nEuforia per il match casalingo di Alessio Marchese per un match dei massimi PRO a Genova dopo 43 anni. Un evento all’insegna della collaborazione Celano Boxe Elite Club Pegli con torneo esordienti e serate di grande boxe.

Cosa può sognare di più un pugile professionista che combattere nella propria città e magari ottenere una vittoria? Probabilmente nulla. E questi sono solo piccoli particolari perché l’incontro che disputerà Marchese Sabato 20 Marzo presso la palestra della Elite Club Pegli ha tutte le carte in regola per essere un match epico. In primis la lunga attesa. L’ultima volta dei pesi massimi PRO a Genova fu nel lontano 1978 e vide trionfare il nostro Alfio Righetti contro l’americano Gholston. Proprio il ’78, anno di nascita di Marchese, un segno del destino. E non finisce qui: Marchese dopo una lunga e gloriosa carriera da dilettante non ha ancora vittorie all’attivo da PRO. Chissà se proprio la sua città può regalargli il primo trionfo….L’avversario è il bosniaco Kerezovic ben 13 anni in meno del nostro campione, ma Alessio non è disposto a regalare nulla. Atteggiamento e preparazione sono quelli giusti, la posta in palio è altissima.

 

Alessio sai già qualcosa sul tuo avversario? Come ti stai preparando per questo match?

“Il mio avversario è come me, alto come me 192cm e il mio stesso peso 110kg.  Mi sono allenato sulla potenza e nell’ultimo periodo ho lavorato molto anche sulla parte cardio. Lo sparring è sempre andato bene e io posso dire di sentirmi in forma. Un ragazzo di 28 anni con un colpo pesante e per questo motivo posso dire che sarà un match vero. Siamo però abituati agli incontri veri e questa volta il match vero è in casa nostra”.

 

A proposito del match in casa. Sai già che non si disputa una sfida pesi massimi PRO dal tuo anno di nascita. Sei emozionato?

“Emozionato no, però fremo dalla voglia di farlo. So che sarò nella mia città, la gente mi ha dato supporto e le risposte sono arrivate anche tramite sponsor. Per questo guardo già avanti e vorrei riuscire a fare in casa mia ancora un paio di match. E il prossimo lo vorrei fare col pubblico, il mio. Il pubblico della mia città”.

Nonostante le attenzioni siano tutte concentrate sul match di Marchese, quest’ultimo è l’epilogo di una grande manifestazione di tre giorni, frutto di un duro lavoro di gestione e di organizzazione. A organizzare la Celano Boxe e la Elite Club Pegli che ormai da alcuni anni hanno rafforzato questo sodalizio con grandi risultati; soprattutto in questo periodo con la pandemia.

Paolo Celano ci racconta come è stato possibile realizzare tutto questo.

 

Maestro organizzare una manifestazione è sempre difficile; ancor di più in questo periodo. Da parte vostra tanto duro lavoro e sacrificio?

“Ovviamente con la pandemia è tutto più difficile da organizzare. Ci sono delle regole e noi abbiamo tentato di rispettarle in maniera meticolosa. Per questo abbiamo continuato a lavorare. In primis riguardo ai test. Tutte le persone, molto poche, che accedono al palazzetto sono tutte persone che hanno effettuato tampone o test sierologico e naturalmente negative. La federazione ci ha dato una grande opportunità visto che possiamo continuare con gli allenamenti e con le competizioni agonistiche. Dal canto nostro proseguiamo con gli allenamenti e con il rispetto dei protocolli”.

 

E durante la manifestazione ci sarà il match di Alessio Marchese. Un peso massimo PRO a Genova dopo 43 anni.

 “Posso dire finalmente dopo tutto questo tempo. Speriamo che vada bene e che se ne possano fare altri. Purtroppo senza pubblico e sempre con un punto interrogativo. Senza pubblico è un po’ la morte del pugilato. Il pubblico spinge il ragazzo, lo aiuta a dare il massimo”.

 

Ho ribadito in precedenza la collaborazione fra te e Alessandro Zini. I risultati vi stanno dando ragione.

“Guarda, partirei proprio da questa manifestazione. Cercheremo col Presidente e con lo stesso Alessandro di organizzare altre manifestazioni e di far combattere più ragazzi possibile. Rispetto ad altre regioni siamo indietro, ma adesso conta lavorare e andare avanti”.

E anche Alessandro Zini, padrone di casa, conferma il duro lavoro svolto ma  le soddisfazioni raccolte.

 

Alessandro chiedo anche a te com’è stato organizzare un torneo in questa situazione?

“Organizzare un torneo è sempre impegnativo. Quest’anno con ciò che sta accadendo nel mondo possiamo dire ancor più complesso. Ci sono le regole anti-Covid; regole che bisogna seguire e che arrivano da linee guida molto precise da parte della Federazione pugilistica italiana. Linee guida che toccano il momento del peso, i sorteggi degli accoppiamenti, l’accesso al palazzetto e ovviamente la negatività ai test da parte di tutti nessuno escluso. Nonostante ciò un lavoro gratificante. Da parte mia sento un’energia positiva nel mondo del pugilato, nel pugilato ligure in particolar modo. E questo è molto motivante perché a partire dal Presidente che ci rappresenta passando per tutto il movimento c’è molta voglia di fare”.

 

Un torneo che non si presenta come una comune manifestazione. Ben tre giornate con il torneo esordienti e addirittura un match PRO?

“Posso dire che questi due estremi, gli esordienti da una parte e il match PRO dall’altra, siano proprio il bello di questo evento. Il  pugilato professionistico è assente da un po’ a Genova e all’’interno di questa manifestazione rappresenta un po’ il culmine”.

 

Da parte tua come tecnico della Elite Club Pegli ti senti invece di fare un bilancio? Porti degli atleti in questa riunione?

“Sono molto molto soddisfatto. In primis per i miei ragazzi. In un periodo così di incertezza e con i limiti che sappiamo hanno risposto alla grande; si sono allenati con costanza e infatti ne porto ben sei, due nel torneo esordienti e altri quattro fuori torneo. Non sono pochi perché a inizio anno e con la difficoltà a frequentare le palestre loro invece hanno fatto un grande lavoro. Gli vedo carichi e questo mi fa piacere”.

 

Ti chiedo un’ultima cosa: non ci sarà il pubblico. E’ un duro colpo per il pugilato?

“Penso che la tecnologia in questo momento ci darà una grossa mano. Possono vedere il match tutti quelli che non possono accedere fisicamente. Immagino solo i parenti e gli amici del pugile che combatte. Abbiamo già da questo evento la possibilità di trasmettere su youtube e far vedere gli incontri a una moltitudine di persone. Precisiamo che  il calore umano ha una valenza forte ed è molto bello. Però consentimi di dire che è circoscritto all’evento in se. Invece credo che la tecnologia possa dare quella visibilità di cui abbiamo bisogno e far conoscere il pugilato anche a chi vive di stereotipi e a chi non ha nessuna conoscenza. Penso che vi siano ancora ignoranza e pregiudizio verso il nostro sport per questo dico che una cosa non esclude l’altra, ma anzi sono complementari”.

 

Alessio Melizzi