La Gym Boxe è una realtà, la Liguria risponde presente
- Pubblicato: 02 Luglio 2021
A Lido di Fermo la fase finale dei campionati Gym Boxe con oltre 300 partecipanti. La Liguria guidata dal responsabile Genchi non sfigura e porta a casa 5 medaglie in diverse categorie.
Numeri che iniziano a essere davvero importanti quelli della Gym Boxe. Un po’ causa Lockdown e un po’ per la voglia di mettersi in gioco anche da parte degli amatori, adesso la Gym boxe ha preso veramente piede ed è una disciplina importantissima nell’articolato panorama pugilistico.
Come tante regioni anche la Liguria non è stata a guardare e Alfredo Genchi, tecnico della Boxe Boccadasse e responsabile ligure amatori-Gym boxe, si è fatto promotore sia della sua ASD sia della Liguria per far si che gli atleti amatori si potessero ritagliare uno spazio.
Nei mesi di Aprile, Maggio si sono svolte le fasi regionali qui il Liguria con la Celano Boxe a ospitare le varie giornate. Oltre 20 qualificati di diritto con 16 atleti complessivi che confermano la disponibilità e vanno a formare la rappresentativa ligure nella splendida cornice marchigiana.
A Lido di Fermo nelle Marche è andata in scena una manifestazione all’insegna dell’entusiasmo, coniugando divertimento e tanta voglia di mettersi in gioco a prescindere dall’età. Una cornice che ben si coniuga con il clima estivo dove gli atleti non hanno disdegnato un tuffo o qualche ora di relax in spiaggia. Venerdì 25 Giugno al via la manifestazione con i nostri atleti impegnati fin da subito. Saranno 6 alla fine gli atleti medagliati; score non certo malvagio facendo una proporzione tra i vincitori e il numero complessivo della nostra squadra.
La Boxe Boccadasse del responsabile Genchi porta nelle Marche: Chiara Crosa e Michelle Carnevale (sr.), Daniela Belluno (jr.) e l’evergreen Alberto Capozzi nella categoria over. Anche la rappresentanza dell’Ardita del maestro Nocentini non è da meno: Luca Chiapparino (jr.) e i veterani nonché icone della Gym boxe ligure Francesco Chiapparino, Piero Picasso e Federico Sasso; oltre alla quotata Monica del Portillo. La Celano Boxe porta tre atleti: lo junior Aharon Corona e i due Senior Dalton e Araguaya. Tre atleti anche per la Genova Boxing team di Francesco Pernice: i promettenti Cherchi e Larionov negli junior e Trabona nei Senior. Chiude la rappresentativa Gianluca Canella della Trionfo Genovese Boxe unico ligure nella categoria master ed ex atleta AOB con dei buoni trascorsi nell’agonismo.
Gli atleti liguri si distinguono tutti per preparazione e voglia di fare. Purtroppo fra tanti atleti, fra sfortuna e metri di giudizio differenti, alcuni di loro escono nel primo match non potendo esprimere il loro pieno potenziale. Questa volta è cambio generazionale e Francesco Capozzi cede nelle prime battute mentre suo figlio Luca ottiene il bronzo nella fascia junior 55-65kg. L’Ardita fa doppietta con Federico Sasso che oltre alla sua presenza e al grande lavoro per la sua società riesce anche a togliersi delle soddisfazioni sportive. Bronzo nella categoria over 75-85kg. Un terzo bronzo arriva col mitico Alberto Capozzi della Boxe Boccadasse, anche lui over ma nella fascia di peso inferiore (55-65kg.).
Restano le medaglie superiori e a sorpresa il giovanissimo Aharon Corona della Celano Boxe ottiene l’argento peccando anche un po’ di inesperienza altrimenti poteva essere gradino più alto del podio. Nelle finali però ci riscattiamo alla grande con Monica del Portillo dell’Ardita che si riconferma campionessa dopo il trionfo del 2019. Suo l’oro nei master 55-65kg. L’altro oro è di Gianluca Canella che come unico esponente porta una medaglia d’oro nella sua società conquistando il titolo nei Master 65-75kg.
Gioia e soddisfazione per la squadra ligure; soprattutto tanti progressi e una preparazione mirata non più lasciata al caso. Alfredo Genchi non può che esprimere soddisfazione per la crescita della Gym boxe dove i risultati di Lido di Fermo non sono che un naturale epilogo.
Alfredo cosa ci puoi dire in generale della fase nazionale di questi campionati?
“Sicuramente una manifestazione bella, dove si è visto tanto entusiasmo, un’organizzazione efficiente e dei numeri importanti. Si vede chiaramente che la Gym Boxe è cresciuta ed è oggi una realtà importantissima non un qualcosa che va in secondo piano”.
Quindi questa è la strada giusta su cui continuare?
“Per quanto riguarda la promozione e i tesserati sicuramente si. Vi sono già dei numeri importanti che possono ancora crescere. Diciamo che se devo fare un appunto, una semplice mia osservazione, c’è un po’ di difformità di giudizio fra le diverse regioni e ciò ha finito per penalizzarci. Per carità nessuna polemica ma un’osservazione e uno spunto su cui migliorare”.
Spiegati meglio
“Voglio dire che noi ad esempio in Liguria abbiamo un metro standard per capire cosa è il contatto controllato. Un metro che però differisce da quello di altre regioni eccessivamente fiscali e di altre ancora dove si lascia troppo correre. Quello che voglio dire è che le linee guida di Roma dovrebbero essere interpretate e applicate da tutti nello stesso modo e il corpo arbitrale della Gym boxe formato di conseguenza. Certo che ammiro e ringrazio ancora la disponibilità di arbitri AOB e/o tecnici che si sono resi disponibili, ma la gym boxe è diversa. Diverso è l’occhio che bisogna avere e diversi sono gli elementi che vanno a incidere sul punteggio. Credo che serva una formazione a parte differente da quella degli agonisti; se così è per i pugili così dovrebbe essere anche per i direttori di gara”.
Sulla Liguria invece puoi ritenerti soddisfatto?
“Abbiamo conseguito dei buoni risultati. Innanzitutto ci tengo sempre a rimarcare la mia soddisfazione quando anni fa ho voluto insistere su questo percorso quando ancora nessuno lo considerava; poi Piero Picasso mi ha sempre dato una grossa mano. Nella mia società ho voluto dare tanto spazio agli amatori e dare così la possibilità a tanti atleti di mettersi in gioco. Oggi si può dire che raccogliamo i frutti. Anzi mi dispiace che molti nostri atleti siano usciti nelle prime fasi perché erano ben preparati e meritavano qualcosa di più”. Comunque non sono mancate le belle sorprese. A parte la riconferma di Monica del Portillo abbiamo scoperto Gianluca Canella che conoscevamo meno. Arrivato in ottime condizioni di forma e ha fatto un grande torneo. Anche Corona ci ha ben impressionato, molto giovane ma già maturo e volenteroso. Per la sua età si può dire che ha già fatto vedere ottime cose e ha grandissimi margini di miglioramento. A parte chi ha conquistato una medaglia ho visto da parte di tutti delle ottime prestazione e una preparazione accurata in vista dell’evento”.
A questo punto i prossimi obiettivi. Continuare così?
“Quello senz’altro. Diciamo che il lavoro fatto in questi anni sta iniziando a dare dei buoni frutti, ma si può fare ancora tanto. In primis provare a coinvolgere tante società in più e provare a far si che tutte o quasi dedichino uno spazio al settore amatoriale. E poi ci sono i tanti ragazzi che hanno fatto questa esperienza e sono adesso desiderosi di mettersi in gioco come AOB. Diversi atleti che abbiamo portato nella fase nazionale hanno manifestato questo desiderio e ciò a dimostrazione di come la Gym boxe sia una disciplina parallela che può davvero essere un trampolino di lancio per giocarsela poi nel dilettantismo”.
Alessio Melizzi